Una manifattura tessile con duecento anni di storia
Lanificio Paoletti: una manifattura tessile con duecento anni di storia.
In Veneto, da più di due secoli, una manifattura tessile d’eccellenza. Un’Impresa che, grazie alla condivisione intergenerazionale di un know how unico, ha saputo muoversi tra i fili della storia, costruendo un intreccio di identità e alta qualità, tra cura delle materie prime, tutela delle tecniche tradizionali e attenzione agli stimoli contemporanei. È il Lanificio Paoletti, realtà storica della produzione a ciclo completo di filati e tessuti in lana cardata , fondata a Follina, in provincia di Treviso, nel 1795. Un’azienda protagonista della cultura laniera radicata nel territorio e nel mercato italiano, oggi guidata dalla decima generazione della famiglia Paoletti. Un hub per la circolazione e la contaminazione di idee ad alto contenuto di ricerca che unisce l’industria con il saper fare artigiano, emblema del Made in Italy.
Mettere a frutto l’esperienza, abbracciando il cambiamento
Abbracciare il cambiamento, mettendo a frutto l’esperienza per crescere insieme alla diffusione di una cultura centenaria, che trova nella fabbrica le competenze essenziali per generare nuove interpretazioni, ma sempre di valore. È così che il Lanificio Paoletti ha trovato il bandolo della matassa per valicare ‘800 e ‘900 e rinnovarsi nel nuovo millennio. Dalla meccanizzazione della produzione alle nuove fonti di energia elettrica, dalle due guerre mondiali alla ricostruzione, fino al riscatto con la registrazione di brevetti per tessuti di qualità certificata in pura lana e fibre nobili, come mohair, alpaca e cachemire. Il tutto accompagnando dagli anni ’70 l’affermazione internazionale dell’Italian style, l’espansione dei marchi italiani e dei brand globali del lusso, con importanti collaborazioni per la previsione dei fashion trend e la fornitura di tessuti di qualità che hanno reso celebre nel mondo la Moda italiana.
Cultura laniera centenaria e interpretazioni contemporanee
La trama e l’ordito? Qualità delle materie prime e cura del dettaglio, che nella produzione di Lanificio Paoletti si uniscono creando articoli in lana cardata, ma anche intrecci che sperimentano la combinazione di lana e seta con filati lamé e iridescenti. E poi i tessuti fantasia in qualità lambswool, shetland e tweed, che in ogni stagione acquistano identità uniche in una gamma esclusiva di coloriture mélange. Lavorazioni antiche e sapienti, attuate per valorizzare le potenzialità e il carattere espressivo delle materie prime, impiegando sia le migliori fibre tessili naturali provenienti dai Paesi d’origine sia le lane locali. È il caso della lana ricavata dalla pecora della Conca dell’Alpago. Una razza autoctona delle Alpi bellunesi che ha rischiato l’estinzione, oggi in fase di ripopolamento e di un rinnovato interesse, anche grazie a una rivalutazione alla quale il Lanificio Paoletti ha creduto fortemente.
Un laboratorio di stile aperto alla sperimentazione
Un laboratorio aperto, protagonista del mercato, attore attivo nel territorio, che si rinnova stagione dopo stagione, tra tradizione e sperimentazione. Apertura è un mantra che oggi risuona sempre più tra le pareti del Lanificio Paoletti, dando luogo a un incontro unico tra industria, artigianalità moda e arte. Dalla riscoperta dell’archivio storico aziendale come fonte di creatività e sperimentazione agli incontri con giovani fotografi architetti, artisti, designer. Ma anche iniziative di condivisione di saperi, partnership e collaborazioni interdisciplinari con le Università. Relazioni di fiducia dalle quali far germogliare una crescita di valore in un’epoca che sempre più richiede la flessibilità e le capacità di generare soluzioni innovative e sostenibili per tutta la filiera della Moda, preservando le identità nel quadro internazionale.
L’eccellenza: tradizione tessile di qualità e condivisione dei saperi
Un modo innovativo di salvaguardare la tradizione, che valorizza un saper fare centenario grazie all’apertura alle contaminazioni, mantenendo viva la propria identità. Un esperimento folle, quello di Lanificio Paoletti, che guarda al proprio futuro e a quello del comparto tessile nella direzione di una maggiore sostenibilità, dall’etica del lavoro alla tutela ambientale e supporto alle comunità. Per questo Cherry Bank ha assegnato il secondo premio dell’edizione 2024 del contest “Cherry Made in Italy” a Lanificio Paoletti. Un’opportunità, grazie al riconoscimento all’Impresa di un’Assessment ESG gratuito, per migliorarne la competitività negli ambiti Environment, Social e Governance.
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