Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Francesca su come le nuove generazioni vivono il gender gap alla luce anche delle prime esperienze nel mondo del lavoro.
Ne è nata una conversazione interessante ricca di spunti di riflessioni. Perché le nuove generazioni stanno vivendo sulla loro pelle gli effetti di un cambiamento di mentalità che, pur ancora agli albori, sta iniziando a generare i primi segnali positivi lato parità di gender.
Hai iniziato a lavorare mentre concludevi l’ultimo anno di università. Hai trovato difficoltà nell’inserimento del mondo lavorativo?
Personalmente non ho riscontrato particolari difficoltà nell’inserimento nel mondo del lavoro, grazie alle conoscenze acquisite nel corso dei miei studi che mi hanno agevolata soprattutto dal punto di vista dell’approccio al lavoro e al “problem solving”. Sebbene l’università offra un’infarinatura teorica e degli strumenti utili all’inserimento nel mondo del lavoro, è necessario però rimanere costantemente aggiornati sulle materie di propria competenza così da sviluppare una maggiore confidenza con le mansioni assegnate.
Stabilità del posto di lavoro, utilità sociale, coerenza con gli studi, indipendenza o autonomia nel lavoro sono le aspettative lavorative che accomunano laureate e laureati, ma le disuguaglianze di genere continuano a persistere. Cosa ne pensi?
Il cambiamento parte dalla trasformazione della società.
Bisogna abbattere i preconcetti.
Confrontandomi in diverse occasioni su questo argomento con le generazioni di donne che mi precedono – le mie nonne, mia madre, ma anche colleghe più adulte – ho capito che, prima che venga cambiata la mentalità dei datori di lavori, occorre lavorare sull’impostazione della società.
Ci sono ruoli che non possono prescindere dalla figura femminile (per esempio il parto o l’allattamento), altri che, invece, possono essere tranquillamente delegati all’uomo (come la cura della casa o l’accudimento dei figli). Senza considerare che non è scontato che una donna, nel suo percorso di vita, voglia (o possa) diventare madre. Ad oggi è necessario abbattere questi preconcetti. Fattori come la maternità e l’allattamento, che qualcuno potrebbe considerare limitanti in ambito lavorativo, prescindono dalla volontà della donna poiché appartengono alla sua stessa natura. Si dovrebbe agevolare la donna più che ostacolarla, fornendo delle soluzioni volte al suo supporto.
Anche diversi studi dimostrano che la formazione di un ambiente lavorativo eterogeneo che offre a tutti le medesime opportunità, garantisca una maggiore efficienza proprio grazie al fatto che ciascuna persona, al di là del genere di appartenenza, porta all’interno del team diversi punti di vista.
Sono fiduciosa che il futuro riservi un cambio di tendenza.
Le donne stanno sempre più affermando la loro posizione e gli uomini stanno piano piano prendendo coscienza della necessità di fare propria questa battaglia.
Secondo te una donna ha le stesse possibilità di raggiungere alti livelli professionali
con la stessa facilità che può avere un uomo?
Sono fiduciosa che il futuro riservi un cambio di tendenza circa questo fenomeno di disparità salariale. Ritengo che al giorno d’oggi ci sia una maggiore consapevolezza riguardo alla necessità di abbattere il gender pay gap. Le donne stanno sempre più affermando la loro posizione e gli uomini stanno pian piano prendendo coscienza della necessità di fare propria questa battaglia.
A mio parere questi fenomeni sono residui di una vecchia mentalità in cui l’uomo doveva provvedere al benessere economico del nucleo familiare mentre la donna doveva occuparsi della casa e della famiglia. Ho fiducia che, grazie alla crescente consapevolezza circa la necessità di una parità di genere, anche queste ultime reminiscenze possano essere superate.
Non è importante il genere, è importante la squadra.
Credo fortemente nel lavoro di squadra, indipendentemente dal sesso dei componenti di questo.
Ad oggi non ho identificato un preciso “punto di arrivo”, la vita è così piena di opportunità che rende difficile darsi un obiettivo fisso. Piuttosto, mi sono data una direzione: cerco di vivere a pieno le situazioni in cui mi trovo, imparando quanto possibile e alimentando sempre la mia curiosità e le mie competenze. Mi auguro un giorno di essere un punto di riferimento come lo sono stati tanti colleghi all’interno della Banca, in particolare la mia prima Responsabile che mi ha aperto gli occhi sul tipo di donna che vorrei essere: ingegnosa, forte, dolce, indipendente e sempre sorridente, in perfetto stile Cherry.
Qualche informazione in più su Francesca …
Laureata in Economia e Commercio (2016/2019) e in Economia e Finanza (2019/2021) presso l’università Ca’Foscari di Venezia, inizia la sua avventura in Cherry Bank da laureanda. Amante della lettura, adora i romanzi storici del ‘900, l’arte e la pittura (con una preferenza per gli impressionisti en plein air). Amante della montagna sia per lo scii sia per le lunghe camminate estive.
Parte del team Sviluppo Organizzativo, si occupa in particolare della redazione della normativa interna della Banca e supporta le altre strutture nello sviluppo di nuovi progetti, nell’implementazione di nuovi prodotti o servizi e nell’avvio dei servizi esternalizzati.
#speranza
Il Giardino della Ricerca
Fiori di Speranza
per la Medicina Personalizzata Pediatrica
Sostenere la ricerca e la cura: un impegno per il futuro dei bambini.
Scopri di più#libertàdelledonne
Panchine rosse
Contro ogni forma di violenza
Una donazione alle comunità. Più di un simbolo, un invito all’azione per il cambiamento
Scopri di più#cambiamento
Laura Sut
Il cambiamento come opportunità di crescita.
Vivere i cambiamenti come combustibile per crescere e andare più veloce.
Scopri di più#emancipazioneeconomica
Parità di genere anche nel conto
Parità di genere: la libertà della donna è anche nel conto
La parità di genere passa anche dall'emancipazione economica e finanziaria delle donne.
Scopri di più#privatebanking
Cinzia Ugolini
Investire per realizzarsi. La consulenza finanziaria è (anche) donna.
Private banker, consulente ed educatrice finanziaria.
Scopri di più#UnaSuTre
Cherry Bank
Contare di più controla violenza economica.
Cherry Bank per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne.
Scopri di più#4w4i
Team HR
Team HR
Corpi non conformi
Forme uniche tra aspettative, percezione e accettazione. Diamo corpo all’inclusione.
Scopri di più#training
Federica Ambrosi
La formazione tra incontro,
scambio e opportunità
Essere mamma e lavoratrice: un percorso di crescita continua.
Scopri di più#crosscultural
Kristian Tomasini ed Elisangela
Al di là dei confini: la diversità è il valore aggiunto.
Una famiglia che integra più culture. Un percorso condiviso oltre gli ostacoli e i pregiudizi.
Scopri di più#pinkgenerations
Erika Gardellin & Annalisa Gallo
Ventenni di oggi e ventenni di ieri, insieme siamo più forti
Come mettere a frutto ciò che ci distingue e ciò che ci unisce? Due generazioni, due pink cherries a confronto.
Scopri di più#parenthood
Emanuele Leoni e Michela
Sette sotto un tetto: più che una famiglia, una comunità.
Due genitori, cinque figli, una famiglia XXL. La voce di una normalità fuori dall’ordinario.
Scopri di più#empowerement
Pink Cherries – Parte 2
Tecnologia al servizio
delle donne - Parte 2
Una task force di professioniste della Banca a supporto di 8 giovani startupper del settore FemTech
Scopri di più#empowerement
Pink Cherries – Parte 1
Tecnologia al servizio
delle donne - Parte 1
Una task force di professioniste della Banca a supporto di 8 giovani startupper del settore FemTech
Scopri di più#team
Team OPS Conti Correnti
Il cambiamento è iniziato ed è nelle nostre mani.
Senza differenza di genere.
Scopri di più#parentsatwork
Federica Paniz & Giacomo Montesel
Le mamme e i papà in carriera? Eroiche ed intraprendenti!
Due genitori e lavoratori, specialisti della crescita, della cura e del confronto costante, si raccontano ai nostri microfoni.
Scopri di più#jobrotation
Giulia Marrani
Sempre alla ricerca di imparare qualcosa di nuovo.
La job rotation permette di sfruttare al meglio attitudini e competenze.
Scopri di più#sport
Daniela Targa
Lo sport è la mia medicina contro lo stress.
Lo sport trasmette l’importante valore dello spirito di squadra.
Scopri di più#donnamanager
Michela Mariani
La parità di genere va educata ed allenata.
Donne manager, maternità e parità di genere sono solo alcuni degli argomenti di cui abbiamo parlato con Michela.
Scopri di più#cambiamento
Ylenia Pescara
Il cambiamento?
Non mi spaventa.
Ho la fortuna di sapermi adattare facilmente alle nuove situazioni.
Scopri di più#ict
Valeria Zanardo e Luigi Zennaro
Chi l’ha detto che
cHERry è solo donna?
Per noi è libertà di espressione, storie e punti di vista con un impatto concreto. Pari opportunità. Sempre. Da sempre.
Scopri di più#relazione
Sara Fonte Basso
Servirebbe una
“rivoluzione culturale”.
Stiamo vivendo sicuramente un cambiamento, ma il percorso è ancora lungo.
Scopri di più#equilibrio
Laura Gasparini
La parola chiave è
diversità.
Mentalità aperta e attitudine positiva verso la diversità. Su questo e tanti altri temi abbiamo parlato con Laura.
Scopri di più#gendergap
Raffaella Tessari
Il momento più bello?
Il prossimo.
Gender gap, equilibrio vita lavoro, cambiamento. Su questo e tanti altri temi abbiamo parlato con Raffaella.
Scopri di più#recruiting
Marianna Lorniali
Credo in un futuro senza differenze di gender.
Vogliamo essere precursori: poniamo attenzione ai divari e cerchiamo di premiare le competenze indipendentemente dal genere.
Scopri di più