Come è iniziata la tua avventura nel mondo Bancario?
La mia avventura nel mondo bancario è iniziata nel 2014 non appena terminati gli studi in Scienze Economiche presso l’Università di Udine. Dapprima con uno stage e poi con un vero e proprio contratto. Avevo 25 anni all’epoca e non sapevo nulla di cosa volesse dire “fare banca”. Perché in Bcc, la mia prima azienda, lavorare significava “fare banca”.
Mi è bastato poco però per capire cosa si intendesse davvero con questa espressione. Le persone quando sanno lavorare assieme riescono a creare qualcosa di straordinario. Una sinergia che in grado di far sentire al proprio posto anche chi è “fresco” di banca o si è trovato ad aver cambiato da poco realtà lavorativa.
Cosa è per te il cambiamento?
Il cambiamento è per me un’opportunità ed è di fatto il motivo per cui mi trovo in Cherry Bank. Dopo esser cresciuta 6 anni in una Bcc ho capito che era tempo di fare nuove esperienze e mettermi alla prova in una realtà più grande. Così ho deciso di cogliere un’opportunità di lavoro come Internal Auditor presso Iccrea Banca Spa, Capogruppo delle Banche di Credito Cooperativo. Come in ogni cambiamento la paura è stata tanta, ma altrettanta lo è stata la voglia di conoscere quell’ignoto. Trovare la forza per lanciarsi è la parte più difficile ma quando compi il volo non puoi più fermarti e guardarti indietro non è un’opzione. Ed è così che dopo 4 anni, grata di quest’ulteriore esperienza, ho deciso di rimettermi in gioco e riassaporare quell’adrenalina di cambiamento che tanto mi aveva galvanizzata. Quale miglior occasione se non quella di una realtà dinamica e giovane come Cherry Bank? Ed eccoci qui.
Che consiglio daresti a chi ha paura del cambiamento?
Semplicemente fallo, buttati, chiudi il naso e salta, non puoi saperlo, non puoi immaginarlo, puoi soltanto farlo.
A volte fa più paura rimanere in qualcosa che conosci e che magari può star “stretto” piuttosto che ricercare un contenitore più adatto alla propria forma in quel determinato momento.
Siamo mutevoli ed è questo il bello.
Hai una grande passione per il ciclismo, quali insegnamenti di questa disciplina
possono essere applicati alla vita lavorativa di tutti i giorni?
Andare in bicicletta è per me più uno stile di vita che una passione vera e propria. Quando pedalo sono io e la mia bicicletta, e so che dovrò fare i conti con me stessa per raggiungere la meta che mi sono prefissata a prescindere dalla distanza o difficoltà del percorso che si pianifica. Il mezzo non è solo la bicicletta ma lo è anche la tua persona. Per questo in bici, come nel lavoro, il risultato non si ottiene da soli, ma è per la maggior parte un insieme di fattori. A volte esco in bici da sola e mi diverto tantissimo e a volte esco in bici con alcuni amici e l’esperienza da monodimensionale diventa pluridimensionale: le risate, le conversazioni, gli incoraggiamenti per il compagno che dice di non farcela, l’aspettarsi alla fine di una salita mostrano come anche il ciclismo nasconda un forte spirito di squadra che può trasformare un giro “spacca gambe” in una bellissima uscita. Così come nel lavoro una giornata cupa in cui magari ti può sembrare difficile riuscire a trovare una soluzione può svoltarsi condividendo la problematica con i colleghi e lavorando in team.
Qualche informazione in più su Laura …
Laureata a pieni voti in Scienze Economiche, ha ricoperto ruoli bancari trasversali, dalla Contabilità, all’Organizzazione – Pianificazione e Controllo, all’Internal Audit per poi approdare all’Ufficio Operations AML in Cherry Bank.