I valori espressi dallo sport sono universali e riconosciuti in tutto il mondo. Attraverso il rispetto, l’integrazione e la comprensione l’Onu sostiene il ruolo dello sport nel raggiungere gli SDGs. Abbiamo parlato con Daniela della sua passione sportiva e di come questa passione influisce anche sul suo approccio mentale lavorativo.
Stilare il bilancio di una Banca è paragonabile a correre una maratona?
Stilare un bilancio consiste nel tirare le fila di tutto il lavoro svolto in un trimestre, in un semestre o nell’arco dell’intero anno. Riuscire a correre una maratona è il risultato di un lungo lavoro preparatorio non solo fisico ma soprattutto mentale. Il paragone perciò regge. Per correre 42km e 195m non è sufficiente la preparazione fisica; è necessaria una concentrazione mentale tale in grado di portarti al traguardo.
Quello che più mi ha insegnato questo sport ed in particolare le corse di lunga distanza (maratone /ultramaratone) è saper gestire la fatica e la consapevolezza di quanto la fatica sia governabile dalla mente.
Il punto in comune tra stilare un bilancio e correre una maratona è proprio questo, essere in grado di gestire la fatica per un lungo periodo se parliamo di stilare un bilancio, per una lunga distanza se ci riferiamo alla maratona.
Quanto lo sport mi aiuta mentalmente nel lavoro e nella vita? Moltissimo!
Lo sport è la mia medicina contro stress, emicranie e qualsiasi tensione fisica e mentale provocata da situazioni difficili che la vita ti può presentare.
Del resto, è ormai scientificamente accertato che lo sport produce endorfine e serotonina utili alla gestione dell’umore e in sostanza dello stress ma oltre a questo ti permette anche un riposo migliore ed è risaputo che una mente che ben si riposa è più creativa e capace di risolvere i problemi.
Dopo una giornata intensa di lavoro per me è quasi indispensabile fare sport proprio perché so che mi permette di scaricare tutto lo stress della giornata e di migliorare la qualità del sonno.
Lo sport migliora la capacità di resilienza che aiuta a superare meglio i momenti di difficoltà.
I progressi compiuti nella parità di genere nel mondo dello sport vengono spesso frenati dalle concezioni sociali di femminilità e mascolinità, cosa ne pensi?
Purtroppo, nonostante gli indubbi progressi compiuti nell’accesso alle pratiche sportive, che ormai non trovano più differenze di genere, le atlete sono ancora descritte con ironia, non tanto in termini tecnici quanto in relazione all’aspetto fisico e alla presenza o assenza di caratteristiche femminili e si sottolineano più i ruoli sociali al di là dello sport. Molti cambiamenti sono avvenuti e sono ancora in corso anche a livello mediatico dove lo sport professionistico femminile comincia a trovare un suo spazio. Basti pensare all’approdo del campionato di calcio femminile in tv. Ad ogni modo ci sono ancora fattori psicosociali che rendono difficile alle donne sfruttare queste opportunità. Il superamento di questi fattori deve partire dall’educazione infantile. La socializzazione ai ruoli sessuali e le differenze precoci nel gioco organizzato di maschi e femmine sono precursori delle differenze di genere nel coinvolgimento sportivo da adulti. Nei giovani però avverto già un cambiamento in atto, sono quindi ottimista.
Lo sport è un linguaggio universale che accomuna popoli, culture e generi. Secondo te, quali sono i valori dello sport che uniscono le persone senza distinzione di età, sesso, origini, opinioni?
Lo sport diffonde i valori della solidarietà, lealtà, rispetto per le persone e delle regole oltre all’impegno e sacrificio, costanza e disciplina.
Chiunque pratichi un’attività sportiva si ritrova e riconosce questi valori ed anzi le naturali distinzioni di lingua, colore e origine sono importanti per accrescere i ragazzi che praticano attività sportiva. Nello sport ci sono diversità di ruoli e caratteristiche che insieme formano il team vincente. Attraverso lo sport si può veicolare l’insegnamento sull’importanza delle diversità per l’accrescimento personale e della società in generale.
Audrey Azoulay, direttore generale dell’Unesco, ha affermato “Lo sport è un forum unico per l’azione e la riflessione per trasformare le nostre società”. Ci stiamo proiettando verso una società più inclusiva?
Io credo di sì. Il percorso è ancora lungo ma il valore formativo dello sport nell’educazione comincia ad essere riconosciuto. La sinergia tra istituzioni sportive e educative permette di attivare una contaminazione positiva dei valori universali dello sport che favoriscono la trasmissione del valore dell’inclusività nella formazione dei giovani. Ormai sono tanti gli esempi in cui lo sport è utilizzato come strumento in progetti di innovazione sociale per superare le difficoltà di aggregazione di ragazzi che presentano disabilità fisiche o vivono in contesti difficili. Lo sport trasmette l’importante valore dello spirito di squadra. È importante che lo sport venga promosso prescindendo da condizioni economiche, sociali ed individuali delle persone. Lo sport deve essere un diritto di tutti.
Qualche informazione in più su Daniela …
Laureata in Scienze Politiche indirizzo Politico Amministrativo è iscritta all’Ordine dei Commercialisti e Revisori Contabili. Tra le sue passioni extralavorative c’è in primis lo sport che l’ha portata spesso a viaggiare alla scoperta del mondo, aprendo la mente e sviluppando la capacità di adattamento e tolleranza.
Oggi Daniela in Cherry Bank ricopre il ruolo di Responsabile Contabilità e Bilancio.
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